TRATTAMENTI

Protesi dentarie

TRATTAMENTI

Protesi dentarie

In medicina per "protesi" si intende un manufatto artificiale che sostituisce una porzione biologica andata persa in seguito a patologia, oppure assente per malformazione congenita. La sostituzione consente di ottenere il ripristino della funzione compromessa.

Sicuramente le protesi più frequenti in campo medico sono quelle odontoiatriche. Di per sé anche la semplice otturazione potrebbe essere definita una protesi in quanto del materiale dentale viene sostituito con un materiale artificiale e viene realizzato manualmente dal dentista.

Per semplicità e per convenzione, però, si definiscono "protesi dentali" tutti quei manufatti che vengono realizzati all'esterno della bocca e poi applicati in essa. Quasi sempre questi oggetti vengono realizzati da laboratori altamente specializzati su modelli riprodotti a seguito di impronte dentarie e su indicazioni cliniche fornite dal dentista.

Protesi fissa

Quando il manufatto posizionato dal dentista non può essere rimosso dal paziente, esso viene definito "protesi fissa". La protesi fissa più semplice consta di un solo dente.

Quando un dente viene limato e ricoperto integralmente si realizza un manufatto che tecnicamente si definisce "corona" (anche noto comunemente con il termine di "capsula"). Fino a pochi anni fa le corone venivano realizzate anche in oro integrale o in oro ricoperto da resina nelle parti visibili. Oggi queste realizzazioni sono molto rare e sostituite quasi integralmente dai moderni materiali ceramici. Questi, essendo del colore del dente naturale, sono accettati dai pazienti con molto più favore.

Quando è necessario sostituire uno o più denti mancanti si possono costruire protesi fisse definite "ponti". Queste protesi sono costituite da elementi terminali che ricoprono due o più denti limati e da elementi intermedi che sostituiscono i denti mancanti. Le moderne tecniche implantologiche ci permettono di sostituire i denti mancanti senza ricorrere a queste realizzazioni che hanno il limite di dovere mutilare denti a volte perfettamente sani.

Con le "protesi fisse a carico immediato" è possibile disporre di denti fissi in meno di 24-48 ore. Si utilizza una protesi fissata agli impianti dentali appena inseriti attraverso delle viti di collegamento. Il paziente non deve più preoccuparsi di rimanere senza denti in attesa della guarigione dei tessuti per posizionare successivamente la protesi definitiva fissa. Il carico immediato può essere applicato sull'intera arcata oppure su uno o più impianti.

Dopo l’inserimento degli impianti viene presa una impronta di precisione, in modo tale che l'odontotecnico possa così provvedere alla costruzione di una protesi personalizzata e bilanciata. Dopo circa tre-quattro mesi dalla data dell’intervento, tempo necessari o all’osteointegrazione degli impianti, verrà applicata la protesi definitiva fissa con corone in ceramica o del materiale preventivamente concordato. 

Tale tecnica si articola quindi in tre fasi:

  1. Estrazione elementi presenti e bonifica della zona orale pregressa.
  2. Innesto degli impianti dentali, solitamente 4, 6 o 8.
  3. Applicazione in poche ore della protesi provvisoria, tenuta dal paziente per 3-4 mesi dalla data dell’intervento.

Protesi mobile

Quando il manufatto applicato dal dentista può essere rimosso dal paziente viene definito "protesi mobile". Negli ultimi tempi si ricorre alla protesi mobile molto raramente e solo per quei pazienti che non possono sottoporsi ad interventi implantologici per ragioni di salute generale. Le protesi mobili, solitamente, sostituiscono numerosi denti contemporaneamente, o un'intera arcata dentale.

Naturalmente si ricorre alla protesi mobile anche quando non è possibile realizzare una protesi fissa perché mancano un numero di denti tali da impedirci anche di realizzare i cosiddetti "ponti".

I vantaggi della protesi mobile sono soprattutto dovuti alla facilità con cui si può mantenere un'adeguata igiene orale: la protesi essendo removibile può essere adeguatamente pulita esternamente.

Di contro gli svantaggi sono conseguenza della periodica manutenzione a cui questi manufatti devono essere sottoposti per mantenere un'adeguata efficienza. La manutenzione principale consta nella "ribasatura" , un processo attraverso il quale si ripristina la congruenza tra protesi mobile e bocca integrando lo spessore d’osso perso in seguito all'appoggio della protesi stessa.

Si distinguono vari tipi di protesi mobile:

  • Protesi parziale in resina: protesi dentaria sostitutiva ad appoggio esclusivamente mucoso con ancoraggio ottenuto tramite ganci applicati sui denti residui. Oggi viene utilizzata prevalentemente come soluzione provvisoria, in attesa di applicare sostituti artificiali più efficienti.
  • Protesi scheletrata o scheletrato: sostitutiva dei denti naturali, può essere rimossa dal paziente. La protesi scheletrata è una protesi dentaria ad appoggio misto, dentale e mucoso, la cui tenuta è garantita da ganci applicati ai denti residui.
  • Protesi totale in resina rimovibile o mobile: sostitutiva di tutti gli elementi dentali di un'arcata, ad appoggio mucoso e a tenuta con meccanismo di sussione o tramite impianti.